La nostra Storia

La presenza della Fantini nel settore della meccanica inizia nel 1914 quando Luigi Fantini apre a Tivoli (RM) un’officina artigiana per la lavorazione dei metalli. L’attività viene portata avanti fino allo scoppio della seconda guerra mondiale e poi sospesa in occasione degli eventi bellici. Siamo nel 1947, anno in cui i figli di Luigi Fantini – Alfeo Fantini e Mario Fantini – riprendono l’attività del padre ampliando rapidamente il vecchio laboratorio e specializzandosi nella costruzione di parti per macchinari industriali per le aziende del settore manifatturiero (carta, pneumatici, cemento). Sfruttando la vicinanza del bacino estrattivo del famoso travertino (lapis tiburtinum) la società inizia nel 1979 la produzione delle macchine segatrici a catena utilizzate nell’estrazione della pietra ornamentale. La prima segatrice inizia a operare in una cava della ditta “Bruno Poggi e figli”, a distanza di più di mezzo secolo sono oltre 1.900 le macchine in attività nelle cave di tutto il mondo, tanto che attualmente la segatrice a catena viene comunemente chiamata dagli addetti ai lavori “La Fantini”.

Nel 1989 vengono costruiti i nuovi stabilimenti di Anagni (Fr) dove tuttora sono attive le divisioni Automazione, Macchine Segatrici e Meccanica. Altra tappa importante (1998) è la costruzione, presso la sede di Anagni, di una nuova area di 3.000 mq, con l’intento dichiarato di ampliare i reparti per le grandi lavorazioni. Questo nuovo stabilimento viene appositamente dotato di un reparto di carpenteria pesante e di un adeguato parco macchine utensili per le lavorazioni meccaniche. Nel 2001 La Fantini Sud inizia a lavorare per l’istituto italiano di fisica nucleare (INFN) nel contesto di un esperimento prestigioso quale il celebre Opera, primo lavoro per un ente di ricerca che dà l’avvio alla più giovane tra le aree di business in cui la Fantini Sud attualmente è impegnata. A seguito della continua evoluzione dei modelli di macchine, impianti e attrezzature a servizio di apparati sperimentali di grandi dimensioni, nel 2007 viene costruita presso la sede di Anagni la più recente e innovativa area, che copre attualmente oltre 3.000 mq di superficie.

La presenza della Fantini, nel settore della meccanica, inizia nel 1914 quando Luigi Fantini apre a Tivoli (Rm) un’officina artigiana per la lavorazione dei metalli.
L’attività viene portata avanti fino allo scoppio della seconda guerra mondiale e sospesa in occasione degli eventi bellici.

I figli di Luigi, i fratelli Alfeo e Mario, riprendono l’attività del padre ampliando rapidamente il vecchio laboratorio artigiano e specializzandosi nella costruzione di parti di macchinario industriale per le locali aziende del settore manifatturiero (carta, pneumatici, cemento).

Sfruttando la vicinanza del bacino estrattivo del famoso travertino (lapis tiburtinum) la società inizia la produzione delle segatrici a catena utilizzate nella estrazione della pietra ornamentale.

Vengono costruiti i nuovi stabilimenti di Anagni (Fr) dove tuttora sono attive le divisioni “automazione”, macchine segatrici” e “meccanica”. Quest’ultima divisione si occupa di realizzazioni di alta qualità per i clienti del settore della ricerca, della fisica e del nucleare e svolge la propria attività su tutto il mercato europeo.

Costituzione del primo stabilimento produttivo di Anagni.

Nel 2001 La Fantini Sud inizia a lavorare per l’istituto italiano di fisica nucleare ( INFN) in un esperimento prestigioso come l’esperimento Opera ed è il primo lavoro per un ente di ricerca che dà l’avvio alla più giovane tra le nuove aree di business.

Viene costruita presso la sede di Anagni, una nuova area di 3000 mq. con il preciso scopo di ampliare i reparti per le grandi lavorazioni. Questo nuovo stabilimento viene appositamente dotato di un reparto di carpenteria pesante e di un adeguato parco macchine utensili per le lavorazioni meccaniche.

Nel 2013 il Gruppo Fantini raggiunge ulteriori n. 2 certificazioni aziendali, entrambe inerenti i processi speciali di saldatura . La prima certificazione è inerente la norma EN ISO 3834 e regola i requisiti di qualità per fusione dei materiali metallici nel rispetto della corretta gestione dei processi di fabbricazione. La seconda certificazione è inerente la norma UNI EN 1090 e regola i requisiti nel settore della fabbricazione di strutture di carpenteria metallica per opere di ingegneria civile.