OPERA, l’esperimento che ha cambiato la fisica
Eppur c’è massa. L’esperimento internazionale OPERA (Oscillation Project with Emulsion-tRacking Apparatus) studia da anni le oscillazioni dei neutrini muonici in neutrini tauonici. E’ un’esperimento di fisica delle alte energie e si avvale della collaborazione del CERN di Ginevra e dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso (i più grandi del mondo). E’ realizzato attraverso l’utilizzo del fascio di neutrini CNGS (CERN Neutrinos to Gran Sasso). Ebbene, l’esperimento ha condotto a risultati sorprendenti per la fisica particellare.
Esistono 3 tipi di neutrini: muonici, elettronici e tauonici. Non avendo carica elettrica, questi neutrini riescono ad attraversare la Terra senza esser disturbati. I tre tipi di neutrini si distinguono perché, quando interagiscono con la materia, producono il leptone elettricamente carico di cui portano il nome, e cioè rispettivamente l’elettrone, il muone o la particella tau. L’esperimento OPERA è l’unico che è stato in grado di rivelare tutti e tre questi leptoni carichi e dunque tutti e tre i tipi di neutrini. OPERA ha dimostrato, in sostanza, che questi neutrini hanno una massa, laddove, in passato, si credeva che fosse inesistente ed impossibile da dimostrare. Alcuni anni fa si pensava che i neutrini potessero essere ritenuti responsabili per la materia oscura, ma con questi risultati e con questa nuova conoscenza della loro massa possono contribuire a ciò solo per una frazione insignificante. Come ci si è riusciti a dimostrare ciò che si riteneva indimostrabile? Sparando un fascio di neutrini dal Cern di Ginevra verso il Gran Sasso e misurando la relativa trasformazione da un tipo all’altro che avviene durante il viaggio di 730 chilometri nel sottosuolo, ossia misurando la sua “oscillazione”. Anni di preparazione, gli ultimi 4 dei quali spesi per la sperimentazione vera e propria, sono serviti a distinguere il neutrino tau dalla sua controparte, l’antineutrino, e a spiegare come interagisce con la materia.
Il Gruppo Fantini ha collaborato attivamente a questo progetto fin dall’inizio! Per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sono state realizzate diverse attrezzature e componenti destinati all’esperimento OPERA ed installati direttamente presso i Laboratori sotterranei del Gran Sasso. In particolare sono stati forniti:
- lamiere lavorate installate sui due spettrometri
- strutture per montaggio spettrometri
- barre di rame per gli avvolgimenti inferiori e superiori degli spettrometri
- scambiatori di calore inferiori e superiori per il raffreddamento degli avvolgimenti in rame
- travi per allineamento ed irrigidimento spettrometri
- n° 124 semi-wall per l’alloggiamento degli elementi rilevatori
- sistemi di supporto inferiori e superiori per la sospensione delle semi-wall
Le conclusioni raggiunte dall’esperimento OPERA (rese pubbliche dall’INFN – Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e pubblicate dalla Physical Review Letters) sono strabilianti perchè stravolgono il concetto stesso del modello standard sul quale si basava la fisica particellare.
Fantini ha contribuito a questo approdo e ciò ci rende estremamente orgogliosi. Fantini, l’eccellenza italiana. Nel mondo.
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